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ANCHE PER IL 2021 FINO A 516 EURO A DIPENDENTE ESENTASSE

ANCHE NEL 2021 I VOUCHER PER IL WELFARE AZIENDALE RADDOPPIANO IL LORO LIMITE.

Anche per il periodo di imposta 2021, il limite di esenzione dei benefit erogati dal datore di lavoro è di 516,46 euro, invece degli ordinari 258,23 euro. Il raddoppio della soglia era stato già operato per il 2020, attraverso l’articolo 112 del Dl 104/2020, e ora viene prorogato per il 2021 in sede di conversione del decreto Sostegni (Dl 41/2021) .L’articolo 112 del Decreto N. 104/2020 ora prevede che <<limitatamente al periodo d’imposta 2021, l’importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall’azienda ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito (e quindi esenti da imponibile previdenziale e fiscale) ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, è elevato ad euro 516,46 >>.

il Governo ha dunque stabilito la possibilità di raddoppiare il limite destinato ai cosiddetti voucher welfare, cioè quegli strumenti digitali o cartacei che sono forniti dall’azienda ai lavoratori come forma di integrazione della retribuzione e che possono essere spesi presso attività commerciali e fornitori di servizi convenzionati.

Come stabilito dall’articolo 51 del TUIR, il quale delimita in maniera accurata le quote di beni e i servizi che possono godere degli sgravi fiscali, tali strumenti potranno essere adoperati per acquistare una vasta gamma di beni o servizi, come: card acquisto da spendere presso catene commerciali, negozi o supermercati (anche della grande distribuzione online), card buoni benzina, beni e servizi connessi allo sviluppo della mobilità sostenibile, polizze assicurative, ecc.

Grazie alla modifica normativa in questione, i datori di lavoro potranno offrire a tutti – o anche solo ad alcuni dei propri dipendenti – beni o servizi, ottimizzando l’impatto fiscale e contributivo del budget a disposizione; a titolo esemplificativo, per dare lo stesso importo netto di € 516,46 direttamente in busta paga il datore di lavoro avrebbe un costo totale di circa € 900 per un dipendente con una retribuzione lorda annua introno ai 20.000 euro, grazie a questa misura invece il datore di lavoro risparmierebbe circa € 383,54 a dipendente, qualora scegliesse di erogare beni o servizi tramite i detti strumenti di welfare.

Questa novità sarà limitata al solo periodo d’imposta 2020, in attesa e con la speranza di possibili novità sulla riforma IRPEF all’interno della Legge di Bilancio 2021.

È possibile rivolgersi allo Studio Moccia, Reparto Area Lavoro, per la predisposizione del relativo accordo aziendale da stipulare con i dipendenti, compilando il modulo di contatti qui in basso.



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