Il bando “Incentivi finanziari per le imprese turistiche – IFIT” sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico.
L’iniziativa, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e gestita da Invitalia, ha una dotazione complessiva di 600 milioni di euro.
A CHI E’ RIVOLTA
La misura è rivolta ad alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
In definitiva essa è rivolta a tutti i soggetti iscritti nel Registro delle Imprese come Operatori Turistici.
Al momento della presentazione della domanda le suddette imprese devono obbligatoriamente:
- essere iscritte al registro delle imprese;
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
- essere in regola con la verifica della regolarità contributiva, DURC;
- essere in regola con la normativa antimafia;
- essere in regola sotto il profilo fiscale.
AGEVOLAZIONI PREVISTE
Le risorse complessivamente previste dalla misura ammontano a 600 milioni di euro: 100 milioni di euro per il 2022, 180 milioni di euro per il 2023, 180 milioni di euro per il 2024 e 40 milioni di euro per il 2025 (con riserva del 50% per interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e con riserva del 40% per gli interventi da realizzarsi in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Le forme di incentivo previste, cumulabili a patto che non venga superata la spesa ammissibile sostenuta, sono due:
- Credito d’imposta fino all’80% delle spese ammissibili sostenute per gli interventi realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024 e per gli interventi realizzati dopo il 1 febbraio 2020 e non ancora conclusi al 7 novembre 2021;
- Contributo a fondo perduto: può essere concesso fino al 50% delle spese ammissibili sostenute per interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024, per un importo massimo di 40.000 euro.
Il contributo a fondo perduto può essere aumentato:
- fino a ulteriori 30000 euro se almeno il 15% delle spese sono destinate alla digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica;
- fino a ulteriori 20000 euro per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone costituite per almeno il 60% da giovani fino a 35 anni, per le società di capitali con almeno i due terzi delle quote possedute da giovani e con organi di amministrazione costituiti per almeno i due terzi da giovani, per le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo;
- fino a ulteriori 10000 euro per le imprese con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il credito d’imposta sarà pari all’80% della spesa ammissibile al netto del contributo a fondo perduto ricevuto.
INTERVENTI AMMISSIBILI
I programmi di intervento ammissibili riguardano:
- miglioramento dell’efficienza energetica;
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, funzionali alla realizzazione di interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali) e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali
- digitalizzazione;
- acquisto di mobili, compresa l’illuminotecnica, a condizione che tale acquisto sia funzionale ad almeno uno degli interventi precedenti (digitalizzazione esclusa).